Integratori alimentari
Sommario
Riteniamo assolutamente utile, anzi doveroso, cercare di chiarire a tutti coloro che a vario titolo intendono avvalersi dell’uso di integratori alimentari, cosa in effetti essi siano, quale differenza ci sia fra integratori, farmaci, dispositivi medici ed alimenti. A questo proposito sorgono subito alcune domande: cosa sono gli integratori? Gli integratori sono farmaci, parafarmaci, alimenti o cos’altro?
Nonostante gli integratori siano ormai molto utilizzati, spesso le informazioni al riguardo non sono sempre chiare e capita di frequente di avere in mano prodotti simili per composizione ma classificati in modo diverso a livello normativo. Come è possibile che una stessa vitamina, ad esempio, sia un medicinale o un integratore?
Classificazione in base alla finalità d’uso
- E’ la finalità d’uso che ci permette di distinguere fra le diverse categorie di prodotti e non la loro composizione o il loro dosaggio. Un alimento ha fini nutrizionali e salutistici. Ad esempio un alimento ,per la propria composizione può essere destinato a una alimentazione particolare di specifiche categorie di persone come lattanti o celiaci.Un integratore alimentare è destinato a integrare la comune dieta e a fornire una fonte concentrata di sostanze nutritive.Il cosmetico ha una funzione igienico-estetica ma se ha azione disinfettante o germicida allora viene catalogato come presidio medico chirurgico (PMC). Un prodotto perciò verrà classificato in diverse categorie a seconda dello scopo per cui viene utilizzato. L’azione preventiva, curativa o diagnostica appartiene al medicinale; l’attività preventiva o curativa può essere vantata anche dai dispositivi medici.
In pratica allora cosa significa “classificazione in base alla finalità d’uso”?
Veniamo ad un esempio pratico: La carnitina è un integratore alimentare quando viene impiegato per contribuire a bruciare più velocemente gli acidi grassi migliorando la performance fisica. La stessa carnitina però è un medicinale, se viene utilizzata a scopo terapeutico, con indicazioni come “deficienze primarie e secondarie di carnitina”.
Definizione integratore Ministero della Salute
Il Ministero della Salute definisce integratori: “prodotti alimentari destinati a integrare la comune dieta e che costituiscono una fonte concentrata di sostanze nutritive, quali le vitamine e i minerali, o di altre sostanze aventi un effetto nutritivo o fisiologico, in particolare, ma non in via esclusiva, aminoacidi, acidi grassi essenziali, fibre ed estratti di origine vegetale, sia monocomposti che pluricomposti, in forme predosate”.
Le norme che regolamentano la sicurezza e la corretta etichettatura degli integratori sono emanate dall’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare). È l’EFSA che ha definito, sulla base di specifiche valutazioni di efficacia nutrizionale e sicurezza, gli eventuali claim (le proprietà nutrizionali e di salute) che gli integratori alimentari possono vantare.
Il Ministero della Salute ha a sua volta disposto delle linee guida relative ad aspetti non armonizzati a livello europeo per:
- Integratori a base di vitamine e minerali, dove sono riportati gli apporti massimi giornalieri consentiti; superati questi limiti il prodotto non può essere messo in commercio oppure deve essere registrato in altro modo;
- Integratori contenenti probiotici e prebiotici, dove sono riportate specifiche disposizioni relative all’utilizzo di prebiotici e probiotici a effetto “fisiologico”;
- Integratori contenenti altre sostanze con effetto nutritivo o fisiologico diverse dai botanicals.
Integratori di origine vegetale (botanicals)
Una nota particolare meritano le sostanze e preparati di origine vegetale (botanicals): non possono essere utilizzate tutte le piante o parte di esse, ma solo quelle indicate dal Ministero in due diversi allegati alla normativa: una prima lista italiana (decreto 9 luglio 2012-Disciplina dell’impiego negli integratori alimentari di sostanze e preparati vegetali) e la “lista BELFRIT” (acronimo di Belgio, Francia e Italia), che cerca di unire in un unico elenco, ancora in fase di definizione completa, tutte le piante il cui uso è consentito nei tre paesi.
Integratore o alimento quindi, solo una questione di formulazione
Gli integratori sono commercializzabili, secondo la normativa, “in forme predosate”, come capsule, compresse, granulati (…) o liquidi destinati a essere assunti in piccoli quantitativi unitari. Una bevanda arricchita in vitamine e sali minerali è di norma invece un alimento, spesso un alimento destinato a un’alimentazione particolare (sportivi), così come è un alimento una confezione di biscotti arricchiti di vitamine. Una bustina monodose di vitamine e sali minerali è invece un integratore alimentare.
Quali garanzie devono offrire gli integratori in commercio?
È compito del Ministero della Salute verificare l’appropriatezza della composizione, le sostanze utilizzate e la congruenza tra le sostanze e le proprietà vantate. Questa verifica viene fatta dal Ministero della Salute sulla base delle informazioni riportate nell’etichetta dell’integratore, che l’azienda è tenuta a inviare prima della commercializzazione dell’integratore per approvazione (“notifica dell’etichetta”).
Nel dettaglio il Ministero della Salute consente la commercializzazione sulla base della valutazione di:
- componenti;
- dosi raccomandate;
- proprietà;
- avvertenze riportate in etichetta;
- data di scadenza;
- adeguatezza del sito di produzione e dei controlli effettuati.
Anche per gli integratori, e non solo per i medicinali, il produttore deve garantire la corrispondenza tra i valori dichiarati e quelli effettivamente riscontrabili delle sostanze ad attività nutritiva o fisiologica utilizzati, come previsto dalle normative relative alla produzione.
Un integratore deve dimostrare il suo effetto nutritivo o fisiologico, che deve essere legittimato da validi presupposti scientifici, nonché la sicurezza d’uso; la sicurezza dipende sia dalle sostanze utilizzate, sia dagli aspetti igienici e dal rischio di contaminazione a livello produttivo (l’officina di produzione degli integratori deve essere autorizzata).
Sicurezza d’uso
La dimostrazione della sicurezza d’uso dei componenti degli integratori è possibile attraverso due diverse modalità:
- tradizione d’uso di componenti immessi in commercio prima del 15 maggio 1997;
- la dimostrazione di sicurezza (sicurezza per dimostrazione) nel caso siano utilizzate nell’integratore sostanze entrate in commercio per uso umano in data successiva (i “novel food”); queste sostanze nondevono presentare rischi per il consumatore e la procedura di valutazione avviene a livello comunitario. Solo al termine della procedura di valutazione e dopo l’autorizzazione all’uso la nuova sostanza potrà essere utilizzata negli integratori alimentari.
A completare quanto finora detto, vogliamo ricordare che il corretto approccio per un giusto utilizzo degli integratori alimentari non può prescindere dal tenere sempre presenti alcuni concetti di base:
- Gli integratori alimentari NON sono farmaci.
- Gli integratori alimentari NON rappresentano un’alternativa ad una dieta equilibrata e alle corrette abitudini di vita.
- Gli integratori alimentari NON sono prodotti dietetici, in altre parole, non sono prodotti destinati ad un’alimentazione particolare.
- Bisogna sempre rispettare la posologia consigliata.
In presenza di malattie o altre condizioni (ad esempio, allergie particolari, gravidanza e allattamento al seno), prima di assumere integratori alimentari di qualsiasi tipo, è necessario richiedere il parere del medico.
Principali famiglie di integratori
A questo punto, per concludere, una sintetica carrellata delle principali famiglie di integratori:
Integratori energetici: come si intuisce dal nome, questi prodotti forniscono un’adeguata integrazione energetica; principalmente sono composti da zuccheri semplici ed altri elementi integrati con vitamine del gruppo B e con la vitamina C.
Integratori idrosalini: sono prodotti utili per raggiungere il dovuto fabbisogno di sali minerali; sono particolarmente indicati per chi tende a sudare molto, soprattutto quindi durante l’estate.
Integratori proteici e a base di aminoacidi: essi servono per costruire i tessuti muscolari, infatti sono largamente utilizzati da chi pratica sport. In particolare si rintracciano qui tre classi di prodotti differenti: a base di aminoacidi ramificati, a base di aminoacidi essenziali, e a base di derivati degli aminoacidi, come la creatina per esempio. Per questo tipo di integratori è sempre consigliato consultare il parere del proprio medico di fiducia.
Integratori vitaminici e multivitaminici: a base di una singola vitamina, oppure più di una, questi integratori colmano le carenze vitaminiche. A differenza degli integratori proteici e a base di aminoacidi, il loro consumo è molto più libero, non presenta particolari controindicazioni ed è suggerito anche come abitudine quotidiana salutare, valida anche per chi non soffre di carenze vitaminiche.
Integratori nutrizionali: possiamo far rientrare in questa categoria tutti gli altri integratori che offrono un sostenimento nutrizionale e che svolgono azioni antiossidanti e di protezione verso i radicali liberi.
Condividiamo il bellissimo video sugli integratori alimentari del Dott. Ongaro:
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