Allergia al latte vaccino, cosa sapere

Allergia al latte vaccino nei bambini, nei neonati e anche nell’uomo

L’allergia al latte vaccino è sopratutto proveniente dalle sue proteine e si manifesta molto più spesso nei neonati e nei bambini. Il fattore di incidenza aumenta molto in presenza di una storia familiare di soggetti allergici. L’incidenza è compresa tra il 0,5% e il 4% che diminuisce con l’aumentare dell’età.

Si manifestano più comunemente diarrea, vomito ma le manifestazioni cambiano da soggetto a soggetto. La fortuna è che questa allergia proveniente dalle proteine del latte, incide sempre meno nei bambini più grandi fino ad arrivare a poca incidenza negli adulti.

I processi cesarei possono ridurre l’allergia, come ad esempio il trattamento ad alte temperature consente di cambiare la struttura di alcune proteine. Ad alcuni soggetti quindi è consigliata l’assunzione di latte sterilizzato o evaporato, piuttosto che quello pastorizzato.

Altri processi come trattamenti enzimatici trasformano le proteine in peptidi riducendo di molto l’incidenza delle proprietà allergiche. Al contrario di quanto alcuni credono, lo yogurt e altri derivati del latte non sono da considerare a parte e hanno le stesse proprietà allergiche del latte pastorizzato.

L’aiuto di un dietologo professionista

Un dietologo professionista può elaborare una dieta specifica per bambini che soffrono di allergia al latte vaccino, in modo da non pregiudicarne ogni aspetto della crescita. I consigli alimentari di un dietologo professionista sono fondamentali per garantire un’assunzione ottimale di nutrienti essenziali, quali calcio, magnesio, vitamine A, D, B2 e B12. Il consumo di sardine e salmone con lisca (in scatola) e di verdure verdi cotte, per esempio i broccoli, contribuisce a fornire la giusta dose di calcio.

 

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