Si dice sempre che il successo e la buona riuscita di qualsiasi progetto si nascondono nei dettagli. Questa è una regola aurea che vale nella vita di tutti giorni e, in particolare, nel mondo del lavoro. Ci sono alcuni contesti che, per loro essenza, sono legati a doppio filo al concetto del bello e del benessere, come per esempio quello del centro estetico. Arredare una simile attività non è semplice ed è naturalmente questione di dettagli oltre che di qualità. Devono essere fatte scelte non banali, che pongano al centro funzionalità e praticità oltre all’offerta del migliore range di servizi per gli utenti.
Ci sono alcuni punti chiave da tenere presenti quando ci si appresta a progettare lo stile d’arredamento di simili attività. Per prima cosa occorre sempre limitare la scelta degli elementi e degli accessori: less is more, insomma. Eleganza fa rima con aspetto minimal ed essenzialità. Attenzione anche alla scelta dei colori, che dovranno essere sobri, puntando su sfumature di beige e grigio oppure nero. No ai colori fluo o troppo impattanti, che avranno solo un effetto disturbante per gli occhi. Tra i materiali da impiegare sarà utile inserire il legno, capace di trasmettere un surplus di serenità e di mettere in veloce connessione con la natura, creando un’aura di armonia. La ricerca dell’effetto wow dovrà guidare le fasi della progettazione del centro estetico, senza però mai scadere nella banalità o nell’eccesso.
Il pavimento, l’aspetto delle pareti e la scelta delle porte
Sommario
Quando si tratterà di definire il pavimento per il proprio centro estetico sarà utile fare mente locale sulla praticità di una scelta come quella del laminato, magari nelle tonalità del marrone chiaro o scuro (vi servirà poi il battiscopa e l’ideale sarà far emergere una sostanziale continuità a livello cromatico). No alle pitture glitterate sulle pareti, sì a una di tipo traspirante e lavabile: ancora una volta ricordiamo l’importanza di un aspetto sobrio e neutrale. Infine uno sguardo alle porte, anch’esse da declinare facendo ricorso a un sostanziale minimalismo. Ok a vetri satinati e tinte unite, a patto di optare per soluzioni in grado di isolare gli ambienti sia dal punto di vista acustico che termico per agevolare il relax del cliente.
La reception, i corridoi e le cabine estetiche
Nella reception non potranno mancare tavolo e due sedie, una scrivania e l’attaccapanni oltre a un mobile dove riporre documenti e schede cliente ma non solo. Se vengono venduti determinati prodotti, potrà essere utile anche inserire una vetrina espositiva.
Nei corridoi che mettono in collegamento le cabine estetiche con la sala d’attesa ok alla cromoterapia e ai giochi di luce per un’esperienza sensoriale appagante. Infine, per quanto riguarda le cabine estetiche vero e proprio fulcro del business, dovrà esserci un lavabo posto in una zona strategica e pratica, in più non potranno mancare un piano di lavoro e un mobile vicino al lettino da massaggio.
Quest’ultimo dovrà essere di alta qualità, come quelli offerti per esempio da Lemi spa: il loro design influirà in maniera netta sulla funzionalità complessiva della stanza. Indispensabile sia per i massaggiatori che per gli estetisti anche la presenza di uno sgabello, così come quella di un carrello per estetista (faciliterà la gestione di molti prodotti diversi, mantenendo sempre l’ordine).